OSAS e disturbi del sonno: 5. La Terapia
Cos’è la terapia con ventilazione notturna? Come si previene il disturbo dell’OSAS? L’ultima di cinque puntate dedicate ai disturbi del sonno esplora la terapia per chi soffre di OSAS. Ne parla il prof. Piero Cascone, chirurgo maxillo-facciale.
Dice il professore nell’intervista:
Come si cura un OSAS?”
“Come sicura l’OSAS è un argomento che andrebbe sviluppato in un Master di un anno perché è una patologia molto complessa. Diciamo sinteticamente che il problema è innanzitutto individuare perché c’è un OSAS. Nel caso di un’ostruzione bisogna togliere l’ostruzione, se è nel setto nasale, oppure nei turbinati, nel velo o nelle tonsille. Lì dove c’è un’ostruzione, questa ostruzione va tolta! Se è una retrusione della mandibola va portata in avanti. Ci sono degli apparecchi funzionali – Si chiamano MAD (Mandibular Advanced Device) che portano in avanti la mandibola e che aumentano lo spazio tra lingua e faringe, permettendo all’aria di entrare con più semplicità e poi ci sono gli interventi chirurgici più complessi – di cui il chirurgo maxillofacciale è assolutamente il destinatario – che sono gli avanzamenti del mascellare. Quando tutti questi presidi (il MAD, gli interventi di primo livello) non funzionano allora a quel punto il chirurgo Maxillo-facciale sposta il distretto maxillo-mandibolare tutto in avanti permettendo di ampliare gli spazi respiratori posteriori.”
“Che cosa è la terapia con ventilazione notturna?”
“La terapia con ventilazione notturna è la CPAP, una maschera che si applica al viso del paziente collegata ad una macchina che attraverso una pressione positiva sorpassa l’ostruzione respiratoria del paziente.”
“Come si previene il disturbo dell’OSAS?”
“È molto complesso poter rispondere a questa domanda. Innanzitutto bisogna fare una vita sana e avere un’alimentazione regolare, poi ci sono tanti co-fattori che incidono: un reflusso gastroesofageo incide negativamente, quindi per esempio anche solo spostare il letto in una posizione in cui la testa sia in una posizione meno declive avrà sicuramente un effetto positivo tant’è che spesso i pazienti affetti da OSAS dormono semi-seduti, quindi Il problema sostanziale è fare una corretta diagnosi affidandosi a uno specialista che guidi sia i processi di diagnosi che la terapia.”
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