“Le patologie dell’ATM” intervista al Prof. Piero Cascone
Un particolare dolore alla nuca o alle spalle, la mascella che fa “click”, una tensione muscolare generale. Questi e molti altri sono i sintomi delle disfunzioni dell’articolazione temporo-mandibolare, ma come si curano? Ce lo spiega in modo dettagliato in questa intervista il Prof. Piero Cascone, chirurgo maxillo-facciale e luminare delle patologie dell’ATM.
Che cos’è l’articolazione temporo mandibolare?
L’articolazione temporo-mandibolare (ATM) è una meravigliosa struttura che connette la mandibola al cranio e che permette tutti i movimenti della bocca.
Quali sono le disfunzioni tipiche dell’ATM?
Come tutte le articolazioni del nostro organismo quella temporo-mandibolare può soffrire di tutte le patologie caratteristiche delle articolazioni e quindi: patologie traumatiche: traumi, fratture e contusioni; patologie sistemiche: artrite reumatoide, sclerosi sistemica, sclerodermia, gotta; patologie malformative come la microsomia emifacciale o la sindrome di Treacher-Collins e infine patologie tumorali.
Tuttavia le patologie più comuni sono quelle biomeccaniche, che rappresentano l’80% delle patologie dell’articolazione.
La caratteristica delle patologie biomeccaniche è quella di causare dei rumori (click) quando si apre e si chiude la bocca.
La disfunzione dell’ATM è più comune nei bambini o negli adulti?
La disfunzione dell’ATM sintomatica è più comune negli adulti ed in particolar modo negli individui di sesso femminile tuttavia la letteratura internazionale e gli studiosi di tutto il mondo stanno rivolgendo un grande interesse verso le patologie disfunzionali che coinvolgono i bambini perché sono spesso misconosciute. I bambini parlano poco delle loro patologie quindi bisogna essere molto attenti nel caso si presenti un qualsiasi problema che possa modificare l’apertura della bocca.
Quali sono le cause di un disturbo all’ATM?
Per quanto riguarda le patologie biomeccaniche, più frequenti nell’articolazione temporo-mandibolare, le cause sono sempre multifattoriali. Dunque non si può dare un’unica causa ma sono sempre più di una a concorrere per determinare la patologia. Ad esempio l’assenza dei denti posteriori può provocare un’incoordinazione condilo discale e quindi una patologia, la presenza di parafunzioni, come un habitus di serramento dei denti, cioè il bruxismo, possono portare a una patologia biomeccanica e lo stesso stress può portare a una patologia dell’articolazione temporo-mandibolare. Molto spesso patologie anche gravi si presentano all’inizio solo con sintomi disfunzionali: un paziente che ha una leggera limitazione dell’apertura della bocca potrebbe, fortunatamente in pochi casi, essere affetto da un tumore quindi è estremamente importante fare una diagnosi precisa.
Quali sono i sintomi di un disturbo dell’ATM?
Il sintomo più comune è un rumore quando si apre si chiude la bocca nell’articolazione temporo-mandibolare. Si tratta di un caratteristico “click” e in effetti “click” è proprio il termine scientifico che lo descrive. Intanto che la patologia avanza può diventare un crepito o un rumore di sabbia.
Un altro sintomo estremamente frequente è il dolore alla nuca e alle spalle. Siccome l’unità funzionale cranio-cervicale è fondamentale per un corretto movimento della bocca se c’è un’alterazione all’articolazione di quest’ultima si ripercuote anche sulle strutture muscolari cranio cervicali (nuca e spalle).
Molto spesso pazienti con questi dolori vengono trattati per una cervicalgia e visitati da fisioterapisti, neurologi, fisiatri o ortopedici che raramente intuiscono possano derivare da una patologia articolare.
Esiste un esame banale per capire se se i dolori possono essere imputati all’articolazione temporo-mandibolare: basta mettere le mani davanti all’orecchio e aprire la bocca. Se aprendo la bocca si percepisce un rumore, allora è necessario fare una diagnosi perché molto probabilmente siamo in presenza di una patologia dell’articolazione temporo-mandibolare (si calcola che il 6% della popolazione ne sia affetto).
In che modo lo stress e l’ansia possono causare disturbi all’ATM?
È molto semplice da comprendere: se una articolazione non funziona bene e la si mette sotto sforzo usandola moltissimo automaticamente questa darà problemi. Per esempio, se si ha un problema al ginocchio e si fanno dei movimenti forzati della gamba chiaramente il dolore al ginocchio aumenterà. Lo stress produce una ipercontrazione, ovvero uno stato di tensione muscolare generalizzata. Sottopone quindi anche le articolazioni temporo-mandibolari ad una maggiore pressione e ad una funzione alterata. Questo tipo di ipercontrazione nei pazienti già affetti da patologie dell’ATM di grado molto leggero può manifestarsi con un aggravamento delle patologie dell’articolazione stessa.
In che modo una disfunzione dell’ATM può essere causa di acufeni?
Esiste un rapporto anatomico tra articolazione temporo-mandibolare e orecchio medio. Leggendo un libro di Piero Angela, un libro divulgativo per ragazzi, ho capito come durante il processo evolutivo animale l’orecchio e l’udito siano stati gli ultimi organi comparsi filogeneticamente.
Essi compaiono dalle stesse strutture che formano la mandibola dunque la connessione anatomica che tutta la letteratura internazionale ha trovato, e su cui noi stiamo facendo tanti studi, è il residuo di questo stretto rapporto tra orecchio medio e articolazione temporo-mandibolare filogeneticamente determinato. Ogni Otorino sa che ci sono acufeni che non riconoscono cause legate a patologie conosciute dell’orecchio medio. Allo stesso tempo ogni dentista e chirurgo maxillo-facciale sa che a volte basta cambiare la posizione della mandibola per avere una diminuzione o addirittura un aumento della sintomatologia dell’acufene.
Perché si blocca la mandibola? Che cosa si deve fare in caso di blocco?
La mandibola si blocca perché il disco articolare interposto nell’ATM si mette in una posizione sbagliata. Succede quindi che nel paziente che aveva un disco articolare fuori posto (la cui mandibola faceva click) ma riusciva in ogni caso ad aprire la bocca, si trova ad un certo punto il disco messo in una posizione talmente storta che il il paziente non riesce più ad aprirla in modo corretto e ciò provoca il dolore.
In caso di blocco occorre andare dal medico o da un chirurgo maxillo-facciale o da un dentista per fargli vedere qual è la situazione e fargli fare una diagnosi.
Quali sono le conseguenze di una disfunzione dell’ATM non adeguatamente curata?
Le conseguenze sono una sofferenza decennale che inizia con un dolore sull’articolazione temporo-mandibolare nella regione davanti all’orecchio e che continua con dolori cervico-brachiali e cefalea.