Disturbi del sonno: OSAS e russamento
I disturbi del sonno sono caratterizzati da roncopatia cronica (russamento) e apnee notturne. In entrambi i disturbi si puo’ riscontrare la Sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS).
Il russamento è un disturbo respiratorio risultante dalla vibrazione dei tessuti molli della gola (palato molle, ugola, pilastri palatini etc.) che avviene ad ogni passaggio d’aria durante il sonno. La vibrazione è dovuta ad una parziale e prolungata ostruzione delle vie aeree superiori legata a motivi diversi.
Si parla invece di apnea notturna quando l’ostruzione è completa ovvero si intende la completa cessazione del flusso aereo per più di 10 secondi. Se questo accade più volte in un’ora il quadro clinico si definisce OSAS. Il nostro organismo per interrompere un’apnea effettua dei micro-risvegli che consentano la ripresa della respirazione. Questi non avvengono sempre a livello cosciente, rendendo il sonno poco riposante e causando sonnolenza diurna e narcolessia (fino al 15% di incidenti automobilistici mortali sono conseguenti a questa sindrome).
Dunque le apnee notturne non devono essere sottovalutate: chi ne soffre può presentare problemi cardiaci e vascolari, rischio aumentato di ipertensione arteriosa e di ictus cerebrale ma anche cefalea mattutina e impotenza.
La diagnosi si basa sul racconto anamnestico del paziente, sulla valutazione clinica. Si può associare una polisonnografia per verificare la presenza o meno di apnee. Questo esame viene svolto durante la notte e consiste nella registrazione continua e simultanea dei parametri cardiaci, respiratori, dell’attività cerebrale e del livello di ossigenazione del sangue.
La soluzione è la chirurgia.
Tra i vari presidi a disposizione del paziente affetto da disturbi del sonno (terapie comportamentali, ortodontiche e CPAP) quella chirurgica è senza dubbio quella definitiva e consiste nella correzione di eventuali difetti anatomici delle vie aeree superiori e del distretto maxillo facciale.